L’ atassia è il sintomo di un grave disturbo neurologico, che coinvolge il movimento, e si manifesta con mancanza di coordinazione dei muscoli volontari, causando un particolare tipo di deambulazione barcollante. L’atassia è spesso causata da una lesione al sistema nervoso centrale, provocata da un danno a carico del cervello o di strutture adiacenti. Questo danno può essere sia di natura traumatica, vascolare ma anche da problemi di natura tossiche o neoplastica e infine numerose malattie infettive possono provocare direttamente o indirettamente atassia. Le strutture nervose, che, se danneggiate, possono provocare atassia sono:
- cervelletto e lobi cerebrali
- midollo spinale
- nervi periferici
- sistema vestibolare dell’orecchio interno
Sommario
Come faccio a capire se il mio gatto ha l’atassia?
I segni più eclatanti di atassia nel gatto riguardano l’incoordinazione motoria e l’andatura barcollante e incerta… ma anche paresi di singoli arti o disturbi oculari, come uno strabismo improvviso o segni minori, quali una postura rannicchiata o riluttanza al movimento, possono farci sospettare un problema neurologico nel gatto. Se il tuo gatto mostra questi sintomi, è sempre bene portarlo dal veterinario, che effettuerà una visita generale e, se necessario, ti consiglierà una visita neurologica veterinaria con uno specialista.
La diagnosi di atassia è infatti principalmente clinica e un medico veterinario esperto in neurologia potrà emetterla anche solo visitando il gatto, localizzando il distretto del sistema nervoso centrale coinvolto attraverso alcuni test, che effettuerà durante la visita clinica. Spesso al neurologo occorreranno alcuni esami specialistici per affinare la diagnosi, come ad esempio esami del sangue, test sierologici per alcune malattie infettive, la Tac e la Risonanza Magnetica del cranio. In alcuni casi, può essere utile anche un prelievo del liquido cefalo rachidiano, il liquido biologico, che avvolge le strutture del sistema nervoso.
Atassia cerebellare nel gatto
Quando l’atassia è causata da una patologia del cervelletto si parla di atassia cerebellare. Il cervelletto è infatti la porzione del sintema nervoso responsabile del controllo dell’attività motoria e regola la coordinazione dei movimenti muscolari volontari, in relazione alla posizione dell’animale.
I gatti riescono a camminare, tenere la stazione eretta quadrupedale, a chinare la testa per potersi alimentare o bere, grazie alla funzione del cervelletto.
Quando questo organo riceve un insulto o un danno, si può avere l’atassia cerebellare.
L’atassia cerebellare nel gatto può essere causata da:
- malattie infettive che causano encefaliti e infezioni al cervelletto
- malformazioni congenite
- neoplasie
- carenze nutrizionali
- traumi con danni strutturali al cervelletto
Tra le malattie infettive, alcune che possono causare atassia cerebellare nel gatto, soprattutto nei gattini e nei giovani gatti, sono:
- la panleucopenia da parvovirus
- l’herpes virus felino
- il coronavirus felino
- altri numerosi virus respiratori.
Anche alcune infezioni da protozoi e miceti, se colpiscono il sistema nervoso, possono causare encefalite con atassia. Il tuo veterinario e il neurologo veterinario ti proporranno delle analisi per escluderle.
Le malformazioni sono solitamente di natura congenita e conseguono a un’infezione virale, contratta dalla gatta in gravidanza; quando i gattini nascono vivi e sopravvivono all’infezione materna, intorno alle 3-4 settimane, ovvero quando iniziano a muoversi con movimenti volontari, iniziano a manifestare i sintomi. Questi gattini manifestano delle alterazioni del movimento non riuscendo a sollevarsi sulle quattro zampe e in generale si muovono con maggiore difficoltà rispetto ai loro coetanei.
Non è ancora stato chiarito quali siano i virus responsabili queste malformazioni, ma si ipotizza che l’Herpes virus felino possa giocare un ruolo in quanto agisce inibendo la fisiologica maturazione del cervelletto.
Nei gatti è conosciuta anche una forma congenita di ipoplasia cerebellare, ovvero il mancato sviluppo del cervelletto durante la crescita.
Per quanto concerne le carenze nutrizionali, che possono causare atassia cerebellare nel gatto, le più frequenti sono:
- quelle per carenza di tiamina (vitamina B1)
- e di cobalamina (vitamina B12).
Quando l’atassia cerebellare è causata da un trauma, solitamente è un esito di trauma cranico che coinvolge il cervelletto, come ad esempio la caduta da posti in alto, l’investimento da parte di un veicolo, o l’aggressione da parte di cani.
Le neoplasie, che causano l’atrofia cerebellare possono essere primarie, ovvero insorte direttamente al livello del cervelletto, e secondarie, ovvero causate da metastasi provenienti da altre neoplasie distanti o contigue al cervelletto.
Le cure per l’atassia cerebellare nel gatto
Le terapie per l’atassia cerebellare nel gatto sono molteplici e vengono prescritte in base alla diagnosi.
- Se la causa è di natura infettiva, batterica o micotica, il veterinario prescriverà antibiotici o antimicotici specifici a seguito dei risultati delle analisi.
- Quando la causa è virale, non essendoci farmaci antivirali specifici, si effettua una terapia supporto, che miri a far superare al gatto l’infezione virale.
- Quando il gatto è atassico, a seguito di un trauma cranico, se le condizioni sono gravi deve essere ricoverato in un centro specializzato con un reparto di terapia intensiva, che possa stabilizzarlo e dopo si effettueranno terapia di supporto a casa.
- Per le carenze nutrizionali, la terapia sarà dietetica e con integratori specifici, prescritti dal nutrizionista veterinario, in base alla carenza che provoca la sindrome atassica; se la carenza è molto grave, potrebbe essere necessario un supporto con flebo endovenose e alimentazione forzata, in regime di ricovero.
- Per le alterazioni congenite, si effettuano terapie di supporto con diete particolari, integratori alimentari, fisioterapia. Ottimi risultati si possono avere con alcune terapie non convenzionali come l’agopuntura, l’omeopatia e la fitoterapia.
- Per le neoplasie, occorre necessariamente un consulto con un oncologo veterinario; purtroppo nel gatto spesso non si può optare per la rimozione chirurgica delle neoplasie intracraniche, salvo rari casi che verranno comunque valutati da un neurochirurgo veterinario.
Atassia vestibolare nel gatto
L’atassia può essere provocata anche da una sindrome, cosiddetta vestibolare, poiché coinvolge l’apparato vestibolare, che ha sede nell’orecchio interno, insieme ad altri organi deputati a mantenere l’equilibrio. Importanti infiammazioni a carico dell’orecchio interno, quindi, possono coinvolgere il sistema vestibolare, causando sintomi, come perdita dell’equilibrio e atassia. I gatti affetti da sindrome vestibolare hanno quindi difficoltà a muoversi, a camminare normalmente; spesso possono avere un caratteristico atteggiamento della testa, che risulta essere ruotata da un lato. Le cause più frequenti sono:
- infiammazioni
- corpi estranei e neoplasie a carico dell’orecchio interno
- traumi alla bolla timpanica, che si trova adiacente all’orecchio interno
- alcune rare sindromi congenite, causate da malformazioni anatomiche.
La causa più frequente nel gatto di sindrome vestibolare di natura infiammatoria è l’otite cronica che, se non curata, coinvolge l’orecchio interno può causare vestibolopatia e relativa atassia. Nei gatti anziani si possono avere delle di sindromi vestibolari, associate ad atassia spesso causate da problemi vascolari. Queste alterazioni vascolari nel gatto anziano possono dipendere da:
- problemi cardiaci
- ipertiroidismo
- alterazioni della pressione sanguigna.
Se il tuo gatto anziano presenta qualcuno tra i sintomi sopra elencati, rivolgiti al tuo veterinario di fiducia.
Cure per l’atassia vestibolare nel gatto
La terapia per l’atassia vestibolare nel gatto mira a curare la sindrome vestibolare, che l’ha causata. In caso di otite cronica, va trattata l’infiammazione dell’orecchio interno, solitamente con una terapia per via locale, orale o iniettabile, con farmaci cortisonici e antiinfiammatori. In alcuni casi, possono essere necessari anche antibiotici e antimicotici ma, attenzione al fai da te: non tutti i farmaci elencati sono adatti, pertanto è sempre bene rivolgersi al veterinario curante, soprattutto se il nostro gatto è anziano o soffre di qualche altra patologia concomitante. La sindrome vestibolare, se ha una causa risolvibile, ha una prognosi fausta e può risolversi anche completamente, a patto che possa essere curata la causa scatenante. Ad esempio se un gatto manifesta una sindrome vestibolare a causa di problemi vascolari causati dall’ipertiroidismo, avrà dei benefici soltanto curando l’ipertiroidismo. Affidati sempre con fiducia al tuo veterinario curante che saprà sicuramente emettere una diagnosi ed impostare la terapia più idonea.