L’artrosi, anche detta osteoartrite o malattia articolare degenerativa (DJD), è una condizione comune anche nel gatto, seppur poco evidente

 Può passare inosservata, ma l’artrosi esiste anche nel gatto: clinicamente meno evidente rispetto al cane, resta spesso sottodiagnosticata.

L’osteoartrite è una condizione cronica che coinvolge l’intera articolazione. Sapevi che la DJD è la principale causa di dolore cronico nel gatto? Può riguardare fino al 90% della popolazione felina. Primaria o secondaria che sia, l’artrosi felina può colpire anche la colonna vertebrale, oltre a diverse articolazioni dello scheletro appendicolare.

Eppure, a differenza del cane, il gatto artrosico può non mostrare zoppia, né altri segni clinici evidenti. Piuttosto, il dolore cronico articolare felino può manifestarsi con delle variazioni del comportamento, tra cui:

Eppure, a differenza del cane, il gatto artrosico può non mostrare zoppia, né altri segni clinici evidenti. Piuttosto, il dolore cronico articolare felino può manifestarsi con delle variazioni del comportamento, tra cui:

  • Appetito diminuito o assente?
  • Isolamento o tendenza a nascondersi?
  • Movimento ridotto? Esitazione al salto o nel fare le scale?
  • Attività fisica diminuita?
  • Difficoltà a mettersi in piedi, restare in piedi o camminare?
  • Grooming modificato?
  • Alterazioni nell’uso della lettiera?
  • “Strizzamento” degli occhi? (tende a tenerli socchiusi?)
  • Posizioni insolite, durante il sonno?
  • Fastidio al tatto (anche associato a vocalizzazione)?
  • Modifiche del carattere? (ad esempio, se il tuo gatto da mite diventa aggressivo).

Se hai risposto di sì, non ricondurre queste modifiche del comportamento di Felix solo all’età avanzata, bensì riferiscile al medico veterinario: potrebbe trattarsi di artrosi.

Un trattamento “combinato”

Soprattutto in caso di terapie a lungo termine, il medico veterinario cercherà una dose minima efficace dei farmaci, al fine di ottenere l’effetto terapeutico desiderato contenendo il rischio di effetti collaterali, specialmente nel gatto anziano.

Nella scelta della combinazione giusta nel trattamento per l’osteoartrite, il veterinario prenderà in considerazione anche l’età e la fase di vita del gatto.

Tra i farmaci solitamente impiegati contro il dolore cronico nel gatto, non solo gli antinfiammatori (come i FANS, Farmaci antinfiammatori non steroidei), ma anche altre categorie di analgesici (tra cui, gli oppioidi).

In ogni caso, il medico veterinario sceglierà elettivamente dei farmaci registrati per il gatto, non solo in relazione al profilo di sicurezza ed efficacia, ma anche in virtù di una maggiore palatabilità.

Da proprietario, infatti, saprai senz’altro che i farmaci, come anche i mangimi complementari, dovranno avere un sapore gradito al tuo pet, per risultare facilmente somministrabili. Questo è particolarmente vero nel gatto, nel quale l’appetibilità è particolarmente significativa al fine di poter effettuare la terapia.

L’obiettivo del trattamento dell’osteoartrite resta, in ogni caso, quello di fornire una migliore qualità di vita all’animale, grazie a un buon controllo del dolore cronico.

Dieta e modifiche ambientali

Il tuo gatto adora il divano e la vita sedentaria?

Per rallentare la progressione dell’artrosi, il medico veterinario potrà rivedere la dieta, al fine di assicurare un opportuno controllo del peso ed evitare l’obesità.

Perché modificare l’ambiente? Per adattarlo alle esigenze del gatto artrosico, innanzitutto: rendendogli massimamente raggiungibili le ciotole, ad esempio, o sostituendo la lettiera con un’altra più accessibile, che abbia sponde più basse.

Potranno essere inseriti anche degli strumenti di arricchimento ambientale (come i trespoli) per incrementare l’attività fisica del gatto. Esistono anche dei giochi terapeutici che potranno stimolare il movimento, anche nel rispetto delle necessità etologiche dei felini (l’istinto della caccia, ad esempio). Come sempre, dietro consiglio del veterinario.

Mangimi complementari e benessere articolare

In seno al trattamento multimodale dell’osteoartrite, il medico veterinario potrà decidere di inserire degli specifici supplementi alimentari, come trattamento aggiuntivo o preventivo per il dolore articolare.

Ci sono alcune evidenze dei benefici di EPA e DHA sul dolore articolare anche sul gatto.

In uno studio si è visto che la mobilità dei gatti esaminati migliora con una dieta integrata con acidi grassi polinsaturi (EPA e DHA), Perna canaliculus, glucosamina e condroitin solfato (Lascelles et al., 2010).

Poiché EPA e DHA sono solitamente di origine marina (olio di pesce), è consigliabile verificare che il prodotto da acquistare sia certificato rispetto alla purificazione da metalli pesanti e altri contaminanti ambientali. In ogni caso, no al fai-da-te e affidati alle indicazioni del veterinario.

La glucosamina e il condroitin solfato sono sostanze naturali per cui è stata evidenziata un’azione benefica e sinergica sulla cartilagine articolare: la cosiddetta “condroprotezione”. Considerate utili in corso di osteoartrite, esse sono applicabili anche nel gatto, in sicurezza anche sul lungo termine, ed esistono dei prodotti specifici che le contengono.

Un esempio di mangime complementare dietetico per la specie felina, formulato per il supporto del metabolismo articolare in caso di osteoartrite è Confis gatti® di Candioli Pharma, dove queste sostanze sono presenti con elevati tassi di purezza: 99% per la glucosamina cloridrato e 100% per il condroitin solfato.

Piante e antiossidanti naturali

Il dolore cronico articolare può evolvere anche in neuropatico, andando ad alterare anche la percezione dolorosa “sensoriale”.

In quest’ottica si colloca l’approccio innovativo dei fitocannabinoidi contenuti nella canapa, che “mimano” l’effetto di modulazione sul dolore, naturalmente svolto nell’organismo dal sistema degli endocannabinoidi.

Tra i mangimi complementari contenenti canapa formulati anche per il gatto, l’Evexia plus® di Candioli Pharma associa l’alto contenuto in olio di canapa all’azione antiossidante del Mitalgol® (fitosoma® di Indena, a base di Acmella oleracea L. e Zingiber officinalis Rosc.).

In Evexia plus® è presente anche un altro fitosoma®, il Casperome® di Indena, a base di Boswellia serrata Roxb. ex Colebr. Lo scopo della fitosomizzazione è quello di ottimizzare l’assorbimento di alcuni attivi vegetali: è proprio questo che avviene agli acidi boswellici di questa pianta, grazie all’impiego del Casperome® (Hüsch et al, 2013).

Fisioterapia e agopuntura

Qualora l’indole del gatto ne permetta la manipolazione, potrà risultare molto utile la riabilitazione motoria: il medico veterinario potrà valutare un piano individuale per il tuo animale, che potranno includere sia tecniche manuali che strumentali. Ci sarà anche con la possibilità, laddove ritenga, di insegnarti degli esercizi da fare a casa. Ne potrà giovare anche il rapporto con il pet.

L’azione benefica dell’agopuntura si attribuisce a degli effetti neuromodulatori e, laddove sia ritenuto utile ed applicabile, si può eseguire anche sul gatto. Esistono dei medici veterinari esperti in agopuntura e medicina cinese, con formazione riconosciuta e inseriti in un apposito elenco.

L’importanza della prevenzione

Prevenire è meglio che curare, si sa.

La parola magica è check-up: fare controlli veterinari almeno una volta l’anno, o più frequenti nei gatti anziani o dove il veterinario lo stabilisca, permetterà di definire un piano sanitario “sartoriale” per il tuo gatto, anche in relazione all’osteoartrite.

 Resta fondamentale la tua collaborazione nel notare eventuali segni di dolore e nel riferirli al medico veterinario, in modo da permettergli di intervenire prontamente, prevenendo e contrastando la progressione del processo artrosico.