L’osteoartrite (OA) è una malattia ortopedica cronica e progressiva. Non coinvolge soltanto la cartilagine, ma tutti i comparti dell’articolazione.
Il processo artrosico, oltreché degenerativo, è ormai riconosciuto essere anche di tipo infiammatorio low grade (infiammazione di basso grado).
Ma come si manifesta l’OA nel cane? I principali segni sono:
- dolore articolare
- zoppia
Il dolore cronico crea un impatto significativo sulla qualità di vita del cane, riducendola. Per questo, il principale obiettivo del trattamento dell’OA sarà quello di ridurre il dolore e, quindi, la vita quotidiana dell’animale affetto.
Un approccio multimodale
L’approccio terapeutico all’OA viene definito “multimodale” perché può includere diversi tipi di trattamento. Il medico veterinario sceglierà la combinazione più adeguata caso per caso, considerando anche la terapia chirurgica, se necessaria.
Nella gestione farmacologica dell’OA, i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) restano centrali. Il medico veterinario valuterà anche l’eventuale impiego di cortisonici o di altri farmaci contro il dolore, come gli oppioidi; si potranno inserire, in ottica multimodale, anche glucosamina e condroitin solfato o altre sostanze DMOAD (Disease Modifying Osteoarthritis Drugs), ovvero quelle con potenziali capacità di “modificare la malattia”, nell’ottica di rallentarne il decorso e l’aggravamento.
Cos’altro può prevedere l’approccio all’OA canina? Una gestione non farmaceutica al dolore, da combinare con farmaci in maniera multimodale, sta diventando sempre più popolare poiché stanno emergendo prove a sostegno del loro uso; l’uso recente di trattamenti, come le onde d’urto extracorporee e le infiltrazioni intra-articolari del plasma ricco di piastrine (PRP), rappresentano ulteriori approcci per eliminare le cause del dolore nei tessuti, promuovendone la guarigione e la rigenerazione (Corti, 2014). Secondo le indicazioni della World Small Animal Veterinary Association (WSAVA), una corretta gestione non farmacologica dell’osteoartrite comprende:
- controllo del peso corporeo
- modifiche della dieta
- esercizio fisico
- fisioterapia
- modifiche dell’ambiente
- supplementi alimentari
- agopuntura
Il controllo del peso corporeo è fondamentale
Il peso del cane idealmente andrebbe mantenuto tra 4 e 5 punti, rispetto ai 9 complessivi dell’indice di condizione corporea, o Body Condition Score (BCS). Segui le indicazioni del medico veterinario e il piano alimentare impostato per il tuo cane (senza fuori pasto!), affinché raggiunga e mantenga la giusta condizione fisica. Sovrappeso e obesità, infatti, vanno assolutamente contrastati, in quanto fattori peggiorativi dell’osteoartrite.
In particolare nella fase di accrescimento di cani di razze a rischio di artropatie predisponenti all’OA, come le displasie di anca e gomito, è importante non eccedere con una sovra-alimentazione.
L’agopuntura
Come si pratica l’agopuntura? Posizionando aghi metallici sottili e sterili in determinati punti del corpo dell’animale (detti agopunti). Tra gli obiettivi dell’agopuntura, in relazione all’OA, c’è quello di favorire una risposta dell’organismo finalizzata all’analgesia, stimolando meccanismi antidolorifici endogeni. La pratica della digitopressione, invece, prevede l’applicazione di una pressione sugli stessi agopunti, con indicazioni solitamente analoghe a quelle dell’agopuntura, ma senza l’inserimento degli aghi.
La ricerca conferma che il rilascio di endorfine ed encefaline endogene grazie all’applicazione di aghi in punti specifici del corpo può controllare efficacemente il dolore acuto e cronico (Corti, 2014). L’agopuntura attualmente figura anche nelle Linee guida internazionali per il riconoscimento, la valutazione e il trattamento del dolore della World small animal veterinary association (WSAVA).
Chi può praticare l’agopuntura sul tuo animale d’affezione, in Italia? Essendo un intervento complesso, richiede una formazione supplementare adeguata. La pratica delle medicine non convenzionali, in generale, è di esclusiva competenza veterinaria ed esiste anche un elenco della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) di medici veterinari con particolari competenze in medicina tradizionale cinese- agopuntura, al fine di garantire una formazione di qualità del professionista anche in questo specifico ambito.
La fisioterapia
La riabilitazione fisica necessita di un’attenta valutazione da parte del medico veterinario che se ne occupi, considerando andatura e postura dell’animale, ma anche altri specifici parametri, tra cui la forza muscolare e il range di movimento articolare (ROM).
Si procederà quindi a impostare un piano di trattamento mirato, in base al caso, e la rivalutazione della risposta al trattamento verrà eseguita via via, nel corso delle successive sedute. Sarà possibile associare la terapia manuale a quella strumentale, come nel caso del treadmill in acqua, dispositivo per l’idroterapia, che permetterà al cane di fare utilmente esercizio in sottrazione della propria forza peso. L’idroterapia è un approccio terapeutico sempre più utilizzato per il trattamento di una serie di patologie muscolo-scheletriche del cane.
Sebbene sia da seguire sempre l’intero piano riabilitativo indicato, è interessante il risultato di uno studio relativo a una sola seduta di idroterapia, che è risultata già in grado di determinare un miglioramento significativo non solo in Labrador retriever con diplasia di gomito, ma anche nei cani sani della stessa razza impiegati come controllo (Preston & Wills, 2018).
La “terapia del freddo”… e del caldo
La terapia del freddo (o crioterapia) viene usata per ridurre infiammazione e danno tissutale e può essere molto efficace sul dolore acuto. Anche l’uso della terapia del calore superficiale nel trattamento del dolore associato a condizioni muscolo-scheletriche croniche viene spesso impiegato perché il calore aumenta il flusso sanguigno, l’apporto di ossigeno e l’estensibilità dei tessuti (Corti, 2014).
Ma puoi effettuare anche tu, a casa, la crioterapia? No, se non dietro specifiche indicazioni da parte medico veterinario. Solitamente, infatti, non sono raccomandati i semplici cubetti di ghiaccio o le verdure surgelate, anche perché non determinerebbero una conduzione del freddo omogenea; inoltre, ci sono dei tempi da non superare per l’applicazione del freddo ed esistono appositi strumenti, come dei manicotti in neoprene, per fissare opportunamente l’impacco: bando al fai-da-te! E il calore? Può risultare utile al miorilassamento e l’applicazione di impacchi caldi potrà essere eseguita dal medico veterinario, nell’ottica di facilitare pratiche di stretching e ridurre il danno tissutale. Anche in questo caso, segui esclusivamente le indicazioni veterinarie.
L’esercizio fisico
Dovrà essere adeguato. Che vuol dire? Moderato e costante, sostanzialmente. L’obiettivo sarà contrastare sedentarietà e sovrappeso grazie al moto, rinforzando la muscolatura e mantenendo un buon Muscle Condition Score (MCS), che tende a diminuire in corso di OA. Il medico veterinario potrà impostare un “piano di movimento”, che terrà conto della condizione artrosica, se già presente, nonché di altri fattori come l’età, la razza, il regime alimentare e lo stato generale del tuo cane. Perciò, non strapazzare Fido nel weekend fino a sfinirlo, ma segui le indicazioni relative al movimento da fargli fare, senza farlo eccedere.
Soprattutto nel soggetto in accrescimento, ancor più se appartenente a razze a rischio di sviluppare artropatie predisponenti all’OA, il movimento dovrà essere controllato e mai eccessivo.
I supplementi alimentari
Nell’ottica di “modificare la malattia” e rallentarne l’aggravamento, il medico veterinario potrà inserire nell’approccio multimodale all’OA anche dei supplementi alimentari: nel caso dei pet, l’integrazione avviene con dei mangimi complementari. Tra quelli per il benessere articolare, il Confis Ultra® di Candioli Pharma, formulato per il supporto del metabolismo articolare del cane in caso di osteoartrite, che contiene:
- *Glucosamina Hcl (chitosamina, con purezza >99% e peso molecolare 216 D).
- Condroitin solfato *cs Bioactive (purezza 100% e peso molecolare 16,9 kD).
- *Flexide (miscela di vegetali, tra cui Boswellia serrata fitosomizzata).
- *Hyal Joint DS (combinazione di acido ialuronico e altri glucosaminoglicani).
- *b-2-cool (collagene estratto da sterno di pollo).
Sebbene non si tratti di farmaci, segui sempre le indicazioni del medico veterinario per il corretto utilizzo anche dei mangimi complementari.